Bonus gas e luce 2023: ISEE fino a 15 mila euro e nuovi importi

Bollette, bonus luce e gas rafforzati: ecco quanto valgono e come ottenerli

Come posso ottenere il beneficio?

Per ottenere l’agevolazione, la cui erogazione è divenuta automatica a partire dal 2021, è necessario e sufficiente presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ogni anno e ottenere un’attestazione di Isee entro la soglia di accesso ai bonus. O ancora, risultare titolari di reddito/pensione di cittadinanza. L’accesso su domanda resta invece valido per il bonus legato a situazioni di disagio fisico. Come noto, possono usufruire di questa tipologia di sconto in bolletta tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Le apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al bonus sono state individuate tramite un decreto del ministero della Salute del 13 gennaio 2011.

Quali sono i requisiti per accedere allo sconto?

Per l’accesso al bonus, il cittadino o il nucleo familiare interessato deve possedere i seguenti requisiti: avere un indicatore Isee non superiore a 15.000 euro (o 20 mila euro per le famiglie numerose, cioè quelle con almeno 4 figli a carico); essere titolare di reddito o pensione di cittadinanza.

Quanto valgono gli assegni per il bonus elettrico?

Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee indicati nella dichiarazione sostitutiva unica. Dal 1° gennaio al 31 marzo 2023 i valori degli assegni sono i seguenti: per i nuclei di 1-2 componenti il valore del bonus ordinario e della compensazione integrativa temporanea è di 182,7 euro; 236,7 euro per i nuclei di 3-4 componenti; e , infine, 265,5 euro per le famiglie sopra i 4 componenti.

Qual è l’ammontare del bonus gas?

Quanto al gas, il valore del bonus dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee, ma anche dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. 

In sostanza, il valore dell’assegno man mano che si sale nella fascia climatica, con importi più alti nelle zone più fredde. Ecco i valori per il primo
trimestre: per le famiglie fino a 4 componenti, per l’acqua calda sanitaria e/o
uso cottura, l’assegno vale 64,80 euro a prescindere dalla zona climatica; se
si passa, invece, al riscaldamento si va 171 euro per la zona A/B a 336,60 per la zona F; mentre, se i due utilizzi sono associati, l’importo va da 235,80 euro per la zona A/B a 401,4 euro per la zona F. Per le famiglie sopra i 4 componenti, l’assegno base (solo acqua sanitaria e/o uso cottura) ammonta a 92,70 euro; per il riscaldamento, si va da 184,50 euro (zona A/B) a 418,50 euro (zona F); per l’uso associato, gli importi variano infine da 277,20 euro (zona A/B) a 511,20 euro (zona F)

Condividi questo post
Facebook
Telegram
WhatsApp